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NUIVO ORARIO APERTURA SEDE
VIA PADOVA, 35 - TORINO
DAL LUNEDI' AL VENERDÌ
(TRANNE IL GIOVEDÌ)
DALLE ORE 15 ALLE ORE 18
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SCARICA DOMANDA DI PREISCRIZIONE
LA DOMANDA DI PREISCRIZIONE VA INVIATA ENTRO IL 28/02/2019. POSTI LIMITATI ALLA CAPIENZA DELLA SALA.
L’Associazione professionale Proteo Fare Sapere, a seguito dell’emanazione del decreto per la selezione e l’accesso ai Percorsi di formazione per il conseguimento della Specializzazione per le attività di Sostegno didattico agli alunni con disabilità, propone un corso online di preparazione per le previste prove d’esame (preselettiva, scritto e orale), rivolto agli aventi titolo per:
Infanzia e Primaria: Laurea in Scienze formazione primaria e analoghe o Diploma magistrale, sperimentale pedagogico o linguistico conseguito entro l’a.s. 2001/02
Secondaria di I o II grado: Abilitazione all’insegnamento o Laurea magistrale e equivalenti più 24CFU o Laurea magistrale e equivalenti più 3 anni di servizio (negli ultimi 8 anni) – ITP: solo diploma.
Modalità:
Due lezioni in presenza presso
· venerdì 1 marzo 2019 ore 14.30/17.30
Presentazione del corso e orientamento sull’utilizzo della piattaforma
· venerdì 22 marzo 2019 ore 14.30/17.30
Simulazione test prova preselettiva
Il restante corso è realizzato interamente on line sulla piattaforma e-learning http://formazione.proteofaresapere.it per dare la possibilità ai corsisti di organizzare liberamente i loro percorsi di studio secondo ritmi e tempi propri, ma anche di rimodulare il percorso formativo sulle proprie conoscenze e competenze.
Durata: Il corso si svolgerà e rimarrà attivo per tutta la durata delle fasi selettive L’intero corso prevede un impegno di 60 ore certificate per lo svolgimento di tutti i moduli.
Contenuti: Il corso si articola in 8 moduli didattici che affrontano le tematiche cruciali evidenziate dal D.M. 30.09.11: competenze socio-psico-pedagogiche e didattiche, competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola; empatia e intelligenza emotiva; creatività e pensiero divergente; competenze organizzative e giuridiche nella scuola dell’autonomia e 2 moduli metodologici destinati alle strategie e alle simulazioni delle prove d’esame per prepararsi a sostenere con scrupolo le tre fasi selettive.
I moduli propongono videolezioni, slide/presentazioni, sintesi e una selezionata antologia di documenti di studio e di approfondimento preparati dai formatori Proteo/FLC che vanno ad esplicitare gli aspetti salienti del programma del bando.
Il corso prevede una implementazione in progress dei materiali di studio e delle esercitazioni per la preparazione alle prove, in particolare preselettive.
Certificazione: è previsto il rilascio di una certificazione finale di Proteo Fare Sapere, valutabile ai fini dell’aggiornamento/formazione professionale.
Iscrizione: L’iscrizione va regolarizzata compilando il modulo online al seguente link: goo.gl/forms/gx2zIJptd1w0yXfs1 ed effettuando il pagamento con bonifico bancario o buono carta del docente.
Costi: corrispondono a € 120, ridotti a € 60 per gli iscritti alla FLC CGIL. Copia della ricevuta del bonifico (IBAN: IT 36 R 03127 05006 0000 0000 1059) intestato a Proteo Fare Sapere – Roma, causale “TFA Sostegno”, dovrà essere inviata via email con oggetto “TFA Sostegno” all’indirizzo
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Per sottoscrivere il documento: SCUOLE E PORTI APERTI
https://goo.gl/forms/dm4NJQ8yoNb145Bw2
per informazioni:
Come docenti e lavoratori dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) non possiamo fare a meno di denunciare le conseguenze tragiche delle politiche sull'immigrazione degli ultimi decenni. Politiche portate avanti da governi di diverso orientamento e colore, che nel Decreto Sicurezza e immigrazione (Lg.113/18) hanno raggiunto livelli di disumanità, oltre che di incostituzionalità, fino a pochi anni fa difficilmente immaginabili.
In nome della “sicurezza” si chiudono i porti, facendo del Mediterraneo un cimitero, e si tratta l’accoglienza come spreco, alimentando - per miopi fini di consenso elettorale - l’ignoranza e il pregiudizio xenofobo in un Paese spaventato dai cambiamenti di questi ultimi vent’anni. Tutto questo è per noi inaccettabile. In questi anni con il nostro lavoro siamo stati uno degli elementi cardine dei processi di inclusione e di autonomia delle persone che dagli anni Novanta in poi sono giunti nel nostro Paese per migliorare le proprie condizioni di vita. Vogliamo continuare ad esserlo, anche prendendo posizione rispetto a politiche che rendono l’inclusione l’ultimo degli obiettivi.
Dalla Legge Turco-Napolitano in poi abbiamo assistito a una sovrapposizione tra politiche migratorie e politiche securitarie che hanno di fatto allontanato il nostro ruolo dai dettami costituzionali che affidano agli insegnanti il compito di "portare al pieno sviluppo della persona rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese" (Art.3). L'assegnazione di compiti "impropri" quali la somministrazione del test A2 per conto del Ministero degli Interni, insieme a un mancato piano nazionale di investimenti sull'Educazione degli Adulti ha snaturato il nostro lavoro e ci ha impedito di sviluppare un'azione didattica e pedagogica efficace. I CTP, Centri Territoriali Permanenti, e poi i CPIA, sono nati come luoghi di autonomia e emancipazione delle persone, ma sono stati costretti loro malgrado a gestire l'emergenza di alfabetizzare in lingua italiana in un crescendo di vessazioni burocratiche su tutti i servizi: sanitari, anagrafici, scolastici ecc. Una scuola costretta a gestire l'emergenza con risorse inadeguate non è in grado di innescare virtuosi processi di emancipazione che consentano alle persone di essere cittadini attivi e consapevoli dei propri diritti. Nonostante ciò, abbiamo resistito ogni giorno dentro le nostre aule, cercando di dare a ogni nostro studente l’opportunità e il diritto di “essere di più”.
Vogliamo affermare con forza che i nostri riferimenti restano:
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l'Articolo 10 della Costituzione, che riconosce ai cittadini di ogni provenienza, ai quali sia impedito nel loro paese l'esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, il diritto a chiedere asilo nel territorio della Repubblica;
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- l’Articolo 34 della Costituzione, che afferma il diritto allo studio e che “LA SCUOLA È APERTA A TUTTI”;
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- la Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo, in particolare quando afferma il diritto alla libera circolazione e all'istruzione.
Inoltre l'uso strumentale del fenomeno migratorio è facilmente confutabile se si considerano i dati reali:
Non c’è nessuna invasione in corso. Il numero dei residenti stranieri in Italia è di poco più di cinque milioni, stabile da 5 anni: l’8,5% della popolazione, nella media UE (contro l’11,2% della Germania e il 9,2% della Gran Bretagna, e alcuni piccoli paesi come l’Austria che superano il 15%).
Il numero dei richiedenti asilo non è un problema. I richiedenti asilo e rifugiati presenti in Italia a fine 2017 erano circa 350.000: lo 0,6% della popolazione (UNHCR), una percentuale in linea con la media comunitaria, molto inferiore a quella di Svezia (2,9%) ma anche di Austria (1,9%) e Germania (1,7%). La spesa per l’accoglienza nel 2017 è stata di 4,4 miliardi di euro, una cifra non enorme in relazione alle dimensioni dell’economia italiana: si tratta dello 0,26% del PIL, e dello 0,5% della spesa pubblica.
Come docenti e lavoratori dei CPIA, assistiamo con sgomento ai primi effetti di questa Legge sulla vita dei nostri studenti. Le persone hanno ancora più paura, interrompono i percorsi di formazione e di inserimento sociale. Il timore di divenire clandestini rende ancora più vulnerabili queste persone, che portano sul corpo i segni delle torture subite in Libia (nei campi-lager sulla cui utilità questo governo gareggia con quello precedente!). L'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e l'impossibilità di avere una posizione regolare nel nostro paese rende i nostri studenti invisibili, senza prospettive e senza diritti.
Come cittadini, osserviamo che questa Legge, invece di favorire la sicurezza nel Paese, produce effetti esattamente contrari: una società che costringe alla clandestinità è una società che crea disordine e spazi per lo sfruttamento a tutti i livelli. La sicurezza per noi è altro: è garanzia, per tutti, del rispetto dei diritti umani fondamentali. Lo smantellamento degli SPRAR gestiti dai Comuni è funzionale all'affidamento ai privati, con il rischio di alimentare situazioni poco efficaci come già accade in altri Paesi Europei o addirittura di possibili infiltrazioni di interessi delle mafie. Inoltre, come già denunciato dal Consiglio Superiore della Magistratura, l'aumento esponenziale dei ricorsi, con il conseguente allungamento dei tempi giudiziari, avrà dei costi pesanti sulla collettività.
Come lavoratori dei CPIA e come cittadini, chiediamo un piano di investimenti straordinario sull'Istruzione che dia ossigeno alle nostre Scuole e Università, affinché possano adempiere pienamente ai compiti loro assegnati dalla Costituzione. Chiediamo il superamento della Legge "Insicurezza" e l'introduzione di un impianto legislativo che permetta di governare i fenomeni migratori nella direzione dell'inviolabilità dei diritti fondamentali dell'uomo, primo fra tutti il diritto alla Vita. Una Legge capace di reinterpretare il ruolo delle famiglie migranti e non, come cardine per un nuovo progetto di sviluppo economico, che valorizzi i talenti e le competenze delle persone che giungono in Italia. I dati statistici dimostrano infatti che l’immigrazione è una necessità ineludibile per la società italiana (ed europea) che invecchia, e che la ricchezza prodotta dal lavoro dei migranti è nettamente superiore ai costi spesi per il loro inserimento. Chiediamo, infine, che il Consiglio Europeo affronti con urgenza la modifica del Trattato di Dublino già votata da due terzi del Parlamento Europeo, perché l'Unione Europea dimostri coerenza e coesione sui valori di Libertà e Dignità delle persone.
Con Paulo Freire condividiamo che "Tutta l'educazione è politica" se si considera l'educazione una pratica sociale impegnata in una trasformazione di sistemi oppressivi in cerca di emancipazione e liberazione. Continueremo a impegnarci per condurre la società a livelli crescenti in termini di umanità e conoscenza.
Ci dichiariamo parte integrante e attiva di tutti quei movimenti e quelle istituzioni che in questi mesi hanno denunciato e continuano a denunciare l'iniquità della Legge. Siamo solidali con tutte le persone che con i loro atti hanno salvato e continuano a salvare vite umane.
Torino, li 8 febbraio 2019
Il gruppo promotore: Nicola Ambrosino (CPIA2 Torino), Ennio Avanzi (CPIA2 Torino), Demetra Barone (CPIA3 Torino), Silvia Bartolucci (CPIA1 Torino), Enrica Boffetta (CPIA2 Torino), Alessio Bottai (CPIA3 Torino), Anna Corona (CPIA1 Torino), Marta Giovale (CPIA2 Torino), Giada Giustetto (CPIA2 Torino), Silvia Grivet Talocia (CPIA1 Torino), Stefania Iannucci (CPIA3 Torino), Federica Lauricella (CPIA2 Torino), Antonello Marchese (CPIA1 Torino), Erika Marrella (CPIA2 Torino), Federica Musicò (CPIA1), Manfredo Pavoni (CPIA5 Torino), Giulia Pizzolato (CPIA2 Torino), Silvia Rosa (CPIA2 Torino), Riccardo Sarà (CPIA4 Torino), Elena Sasso (CPIA5 Torino), Paola Scarano (CPIA2 Torino), Francesco Schirò (CPIA1 Torino), Paola Tarino (CPIA1 Torino), Barbara Venere (CPIA4 Torino).
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AREA CONCOSO STRAORDINARIO INFANZIA E PRIMARIA USR PIEMONTE
http://www.istruzionepiemonte.it/concorsostraordinarioinfanziaprimaria/
CALENDARIO ESTRAZIONE LETTERA PER CALENDARIZZAZIONE PROVA ORALE
http://www.istruzionepiemonte.
Decreto costituzione Commissione di valutazione scuola primaria
Decreto costituzione Commissione di valutazione scuola dell’infanzia
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